Uccisa a 16 anni per difendere la madre, Paola Piras a Tefta: 'Non sentirti in colpa, vivi per il figlio sopravvissuto' [a cura della redazione Cronaca]
, 52 anni accoltellata 18 volte con violenza dall'uomo con cui aveva deciso di troncare, si era salvata per un soffio. Dopo 40 giorni di coma, per prima cosa ha chiesto di Mirko. E - racconta in una lettera al- si è sentita dire che lui non ce l'aveva fatta. Oggi Paola Piras si rivolge a Tefta dicendole: noi non ci conosciamo, ma siamo vicine per colpa di una cattiva sorte.Anche Paola Piras aveva deciso di lasciare Shaid, un uomo pachistano di 31 anni, violento.
L'aggressione, quella mattina, aveva svegliato Mirko, che si è gettato in soccorso della madre. Non ricordo nulla, scrive oggi lei, ma mi hanno detto che quando sono arrivati i soccorsi stavo accarezzando mio figlio che se n'era già andato via., durante il processo, aveva spiegato che"Paola Piras ha cercato di mediare con Masih Shaid. Ha pensato ingenuamente di poter gestire i suoi comportamenti violenti finché non ha superato ogni limite di umana sopportazione".
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