Il MeToo delle agenzie pubblicitarie: molestie e chat sessiste, le denunce sui social
Il caso di We Are Social, dove secondo quanto emerso un gruppo di 80 uomini commentava le colleghe, giudicandone i corpi e insultandole su un gruppo Skype. L'azienda nega, ma intanto sui social si moltiplicano le testimonianze delle donne che dicono: "È successo anche a me"Si sta trasformando in un #MeToo del mondo della comunicazione milanese quello che sta emergendo in questi giorni attraverso una catena di testimonianze social arrivate anche sui giornali.
una chat di “lavoro” tutta al maschile nata appositamente per commentare i corpi delle colleghe, giudicarne gli outfit e scambiarsi foto delle nuove arrivate, spingendosi fino a classifiche con voti e racconti di perversioni erotiche, tra insulti e offese. Al centro la sede milanese della nota agenzia di comunicazione We Are Social, 18 sedi in tutto il mondo.
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