Il gruppo guidato da Del Fante rileva una quota tra l’1 e il 3% e può essere decisiva. Delfin verso una lista a cinque, i nomi entro martedì
Da sinistra: Alberto Nagel, ad Mediobanca; Matteo Del Fante, ad Poste; Francesco Milleri, ad Delfin.MILANO. Spuntano le Poste Italiane nel capitale di Mediobanca. Secondo fonti finanziarie, la società di servizi e logistica controllata dallo Stato – con il Tesoro al 29,26% e Cdp con un altro 35% – è entrata con una quota superiore all’1% nel capitale di Piazzetta Cuccia pur restando sotto la soglia del 3%, oltre cui sarebbe scattato l’obbligo di comunicazione al mercato.
Il banchiere sarà sicuramente riconfermato amministratore delegato, in quanto figura al secondo posto dietro il presidente Renato Pagliaro nella lista presentata dal consiglio di amministrazione e destinata ad avere la maggior parte delle seggiole. Entro martedì però, con ogni probabilità a inizio di settimana prossima, la Delfin, finanziaria della famiglia Del Vecchio e primo socio della banca, presenterà a sua volta la sua squadra di candidati per i posti di minoranza.
L’ingresso di Poste conta molto proprio perché la partita si gioca sul filo di lana e la quota superiore all’1% in mano alla società a controllo pubblico può risultare potenzialmente determinante nel deciderne l’esito. Delfin parte da una base del 19,8%, quota che fa della holding il primo azionista di Piazzetta Cuccia.
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