Nel 1983 Stanislav Petrov ritenne di aspettare ad avvisare i superiori della possibile partenza di alcuni missili nucleari americani: per fortuna
Un'immagine aerea del punto in cui fu fatto il test per l’esplosione della prima bomba nucleare della storia, nel deserto della Jornada del Muerto nel New Mexico nell’estate del 1945
Dopo quasi un decennio in cui le tensioni tra le due superpotenze erano diminuite, da alcuni anni la Guerra fredda era tornata in una fase di ostilità più aperte. Il livello di allerta quindi era alto, ma Petrov decise di attendere ulteriori conferme anziché trasmettere subito l’allerta ai suoi superiori. Le conferme non arrivarono: nel sistema c’era stato un malfunzionamento, che aveva provocato un falso allarme.
Erano gli anni in cui l’Unione Sovietica e la NATO, l’alleanza militare che comprende una parte dei paesi occidentali, erano impegnati nelle difficili trattative che solo nel 1987 portarono al trattato INF , un accordo che prevedeva che nessuno dei due paesi potesse possedere un certo tipo di missili nucleari.
pochi per avviare uno scontro nucleare tra le due superpotenze, un po’ perché Petrov, che aveva contribuito a sviluppare il software del sistema Oko, sapeva che potevano verificarsi errori e malfunzionamenti.che per qualche ragione che lì per lì non seppe spiegarsi non si sentì di avvisare subito i suoi superiori.
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