Da gennaio a settembre collocati in Europa il 20% di bond in più rispetto al 2022
Dall’ondata di gelo causata dall’incertezza che ha seguito l’invasione russa dell’Ucraina al surriscaldamento determinato dal brusco rialzo dei tassi di interesse. È un clima davvero bizzoso e spesso instabile quello che circonda il mondo delle imprese, eppure il volume delle emissioni di bond da parte delle società europee è nonostante tutto aumentato nei primi nove mesi del 2023, denotando una vivacità forse insospettata nel mercato primario.
Il confronto con il 2022, anno in cui per le società più piccole e indebitate il mercato obbligazionario è rimasto praticamente chiuso da marzo a dicembre, è per la verità poco significativo e i valori dei primi nove mesi 2023 restano in fondo di gran lunga inferiori alla media registrata nel decennio precedente che sfiorava i 100 miliardi.