Sono state rivenute a Lucignano (Arezzo) alcune importanti porzioni del cosiddetto 'Albero d'oro di Lucignano', il reliquiario considerato tra i capolavori assoluti dell'arte orafa italiana. (ANSA)
Sono state rivenute a Lucignano alcune importanti porzioni del cosiddetto 'Albero d'oro di Lucignano', il reliquiario considerato tra i capolavori assoluti dell'arte orafa italiana. A oltre cento anni dal furto del 1914, il recupero di alcuni elementi dati per perduti è stato reso possibile grazie alla collaborazione del Nucleo carabinieri per la tutela dei beni culturali di Firenze.
Il comandante del nucleo Tpc, Claudio Mauti, ha spiegato che"ad essere rinvenute sono state quattro placche in rame dorato e argento smaltato, 16 ex voto in argento, un tempo collocati sulla base, una miniatura su pergamena e un cristallo di rocca molato". L'opera rappresenta il mistico Lignum Vitae ed è 2,7 metri di altezza.
L'Albero attualmente composto da una sessantina di parti sarà smontato a lotti. L'intervento non sarà semplice, in primo luogo per la pluralità dei materiali costitutivi, metalli , pergamene miniate, cristallo di rocca, corallo, smalti e legno."Il momento culminante del restauro sarà rappresentato - dice la Soprintendente dell'Opificio Emanuela Daffra - dalla ricollocazione degli elementi recuperati".
Secondo quanto riferito l'ipotesi è di termine l'intervento di restauro alla fine della prossima primavera.